L’atroce vendetta del signorotto di Ceppaloni

Cari amici, nei soliti impolverai diari della mia famiglia questa volta mi sono imbattuto nella triste sorte toccata ad un mio avo del XVII secolo.
Correva l’anno 1695; il Cardinale Orsini, Arcivescovo di Benevento, non essendo riuscito ad esigere l’affitto della torre di Ceppaloni a causa dell’opposizione del duca di Santa Severina, decise di intervenire con la forza per ottenere quanto spettava alla sua diocesi. Ovviamente, al duca la cosa non piacque; e, non potendo agire apertamente contro il Cardinale, con l’appoggio del Vicerè, si mise a studiare tutta una serie di vendette trasversali.
Infatti cercò di colpire di duca di Gravina, fratello dell’Arcivescovo, però le potenti amicizie di cui questo godeva lo fecero desistere.
Ma l’affronto a Ceppaloni non poteva restare impunito. Infatti, venuto a conoscenza della predilezione che l’Orsini aveva per i cinghiali, il duca ordinò di trovarne uno e di giustiziarlo immediatamente. Così il mio antenato, che girellava ignaro per i campi di Ceppaloni, fu fatto prigioniero e passato per le armi. E lui il Cardinale nemmeno lo conosceva!
Da quel giorno la mia famiglia si è tenuta sempre alla larga da Ceppaloni e dai suoi signorotti.

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