Gabriele Corona: Orafo non risponde alle critiche mosse da Altrabenevento alla Gesesa

Non si è fatta attendere la replica del presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona, che così risponde alle affermazioni di Antonio Orafo, componente del Cda della Gesesa:

“Antonio Orafo, da poco riconfermato dal sindaco Mastella nel CdA di Gesesa, azienda idrica di Benevento, si è risentito perché ho ricordato che fino a pochi anni fa faceva il disobbediente dei centri sociali e l’attivista politico per l’acqua pubblica. Poi, dopo la parentesi nel PD ha curato la campagna elettorale per Mastella ed è stato inserito nel consiglio di amministrazione della società a maggioranza privata ACEA che gestisce il servizio idrico a Benevento e che vorrebbe mettere le mani su tutta l’acqua pubblica del mezzogiorno d’Italia. 
Orafo non riesce proprio a concepire che qualcuno si possa occupare di “cittadinanza attiva” a difesa di interessi pubblici, a proprio rischio, senza aspirare a trovare sempre il padrone politico che assicura incarichi in cambio di servigi vari. Tenta, perciò, di rispondere alle critiche con le solite rancide allusioni a miei presunti e misteriosi interessi politici. Accenna, tra l’altro al caso Zamparini che tratterò prossimamente anche per ricordare il ruolo di Orafo, e alla vertenza per la mensa scolastica che altrabenevento avrebbe “perso”. Voglio solo ricordare, a tal proposito, che dopo quattro anni di denunce pubbliche, tutte le autorità di controllo che avevano certificato il “tuttapposto”  e pure la magistratura, hanno accertato che quella era la “mensa degli orrori”, le ditte Ristorò e Quadrelle sono uscite di scena ed io sono stato prosciolto dai sette capi di accusa per i quali sono stato indagato a seguito di denunce varie.
Ricorderò, a breve, quale è stato invece il ruolo di Orafo per le promesse elettorali del sindaco Mastella, non mantenute.
Voglio invece segnalare adesso che Orafo nella sua velenosa risposta, non risponde affatto ai nostri rilievi critici sul servizio della GESESA: si limita a sostenere che stiamo procurando allarme.  Anche per questo sono stato denunciato ed aspetto l’esito dell’indagine della magistratura, ma intanto devo ricordare  che dopo otto mesi di insistenze anche Orafo e la Gesesa hanno dovuto ammettere che l’acqua della falda di Benevento, dove pescano i pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni, è contaminata da tetracloroetilene. Lo sapeva l’ex disobbediente ora membro mastelliano del CdA di Gesesa? E che ha fatto ? 
Gli esami sono stati effettuati dall’ARPAC  (non da Altrabenevento) e poi dalla società privata incaricata dal Comune che ha attestato non solo il superamento della Soglia di Contaminazione del pericoloso inquinante, ma anche il superamento della Soglia di Rischio. Quei pozzi però sono ancora aperti e l’acqua contaminata da tetracloroetilene, in qualche caso anche da triclorometano e bromodiclorometano, con alte concentrazioni di nitrati, viene ancora servita agli utenti dei rioni Ferrovia, Libertà e Pezzapiana. 
Per Orafo il problema non esiste e neppure egli si preoccupa di spiegare come mai la GESESA che ha effettuato molte assunzioni speciali, distribuito sponsorizzazioni, regalato auto, illuminato monumenti e finanziato eventi e campagne pubblicitarie,  ha accumulato un deficit di 378.000 euro. 
Nell’assemblea  di mercoledì 4 settembre, nella sala del consorzio SALE della TERRA in via San Pasquale, rinfrescheremo la memoria ad Orafo e ai vertici della GESESA e distribuiremo ai cittadini il modulo per la AUTORIDUZIONE della tariffa per l’acqua servita alla parte bassa della città”.
Gabriele Corona
Presidente di Altrabenevento

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