Un napoletano tra i vincitori della 4ª edizione del Premio Nazionale Giovanni Bovio

Nel pieno rispetto del regolamento del Premio Nazionale Giovanni Bovio, che stabilisce la data del 5 agosto 2019 quale termine entro cui rendere pubblici i nomi dei vincitori della 4ª edizione, sono state ufficializzate, dall’Associazione Culturale Progetto Bovio, le decisioni delle giurie. 
Tra le tante opere pervenute da ogni parte della Penisola, saranno premiate le prime 5 di ogni sezione con targhe, diplomi di merito e premi in denaro/rimborsi spese.
La cerimonia di premiazione si terrà domenica 1 settembre 2019, negli eleganti spazi di “Palazzo San Giorgio” a Trani.
L’associazione culturale Progetto Bovio, nata con lo scopo di promuovere la figura dell’illustre politico e filosofo tranese Giovanni Bovio, attraverso una serie di attività che la vedono impegnata su tutto il territorio nazionale, ha aperto il 2019 con il lancio della 4ª edizione del Premio Nazionale Giovanni Bovio, ricca di interessanti novità. 
Confermate anche quest’anno le sezioni a tema libero di arte visiva, di poesia, di narrativa edita (nel formato cartaceo ed e-book), e la sezione a tema, dedicata a Giovanni Bovio. Ogni sezione è indicata nel bando con il titolo di un’opera pubblicata dall’illustre personaggio del Risorgimento oppure con una denominazione ispirata alla sua personalità. È, questo, un modo originale per promuovere la conoscenza dell’attività letteraria dell’ispiratore del concorso.
Ma diamo un’occhiata alla classifica finale di questa edizione.
SEZIONE DISCORSI (POESIA)
1° Mute parole – Emilia Fragomeni  (Genova)
2° Nel posto dei profumi – Vito Massimo Massa  (Bari)
3° El Tano Giovanni – Silvia Elena Di Donato (Manoppello-PE)
4° Mille volte donna – Maria Teresa Infante (San Severo-FG)
5° I nostri occhi non hanno veduto – Gianfranco Rossodivita (Campodipietra-CB)
SEZIONE SPECIALE “ROMY DELL’OMO” (POESIA)
1° Amico silenzio – Maria Curci (San Severo-FG)
SEZIONE IL SECOLO NUOVO (E-BOOK)
1° Il tremore del falso – Sebastiano Cenere (Bassiano-LT)
2° Romanzo popolare   – Lucia Guida (Pescara)
3° Il tarlo (le indagini del maresciallo Licata) – Salvatore Galvano (Napoli)
4° Il vagito del mare –   Franco Balduzzi (Arcola-SP)
5° La nicchia – Marina de Tommaso (Lecce)
SEZIONE IL VERBO NOVELLO (NARRATIVA EDITA)
Il bambino del treno – Paolo Casadio (Russi – RA)
2° Le ragazze con le calze grigie – Romina Casagrande  (Cagliari)
3° Vita e il libro dei morti – Alessandra Cinardi  (Roma)
4° Due corvi neri volarono sul campanile della chiesa – Renzo Mezzacapo      (Piombino-LI)
5° Il volo del canarino – Franco Casadidio (Terni)        
SEZIONE IL GENIO (ARTI VISIVE)
1° Tra sogno e magia (da L’uccello di fuoco di Igor Stravinskij) –   Renzo Mezzacapo (Piombino-LI)
2° Intrappolata – Transizione-Emergere – Marinella Parente (Barletta-BT)
3° Il giudizio di Hassan – Leonardo Cannistrà (Fossato Serralta-CZ)
4° Impensabile – Daniela Proietti  (Roma)
5° Dove sei? – Giuseppe Riccardi  (Corato-BA)
GRAND PRIX
Nicola Nuzzolese con l’opera: Vedere Giovanni Bovio, al di fuori della storia.
Da segnalare altresì il Patrocinio del Comune di Napoli al Premio Nazionale in argomento.
Il Comune di Napoli, infatti, in questa 4ª edizione del Premio non poteva restare indifferente alla richiesta di Patrocinio promossa dagli stessi organizzatori, soprattutto per il forte legame che lega l’importante città partenopea all’imponente figura di Giovanni Bovio. 
A Napoli, come è noto, l’illustre filosofo, politico e scrittore di origini tranesi, si distinse per l’alto senso civico, la fervente attività letteraria e per l’influente attività politica, sempre volta al progresso sociale e culturale del Paese. Nella liberale città campana, nella quale si trasferì nel 1867, Bovio divenne amatissimo docente universitario, seguitissimo pubblicista su diversi giornali (alcuni da Lui stesso fondati), drammaturgo, epigrafista e deputato del Regno d’Italia. Ancora oggi, è ricordato per l’impegno profuso in favore della popolazione napoletana, colpita dall’epidemia di colera del 1884 (mobilitando colleghi e studenti universitari), che gli valse la medaglia ai “Benemeriti della Salute Pubblica”. 
Napoli, dopo la morte di Giovanni Bovio, avvenuta il 15 aprile 1903, gli dedicò altresì una delle piazze più belle del centro storico, quella che ancora oggi molti napoletani chiamano “piazza Borsa”. Attraverso l’impegno dell’attuale primo cittadino, Luigi de Magistris, che “ha condiviso le finalità del Premio” e concesso il Patrocinio gratuito all’iniziativa, il capoluogo campano intende rinnovare il ricordo di Bovio, creando un ponte ideale con Trani, città pugliese ove l’ispiratore del concorso ebbe i natali. E proprio a Trani, nella prima decade di settembre 2019, avverrà la cerimonia di premiazione della 4ª edizione del Premio Nazionale Giovanni Bovio, durante la quale saranno mostrate alcune testimonianze raccolte dal “Museo Itinerante Giovanni Bovio”, e nella quale si celebrerà anche la figura di Libero Bovio (figlio di Giovanni), autore di numerose canzoni partenopee, come le indimenticabili ‘O Paese d’o Sole e Reginella.
Ma veniamo al vincitore partenopeo, l’ingegnere Salvatore Galvano, autore del military thriller“Il Tarlo” (Le indagini del maresciallo Licata), primo volume di una saga ambientata nel mondo militare, del quale i lettori potranno scoprire meccanismi e retroscena sconosciuti ai più.
Un giallo che ha riscosso un notevole successo, come riscontrabile nelle maggiori piattaforme digitali per la vendita dei libri, Amazon in testa, tanto da essere ripubblicato, in seconda edizione, con una nuova accattivante copertina.  
Il romanzo è ambientato a Roma, all’interno del Ministero della Difesa dove, in uno Stato Maggiore sorvegliato dai carabinieri, durante un’ispezione viene ritrovato il corpo esanime di un alto ufficiale. Tutto fa pensare si sia trattato di un malore, eppure la vicenda non convince il maresciallo Licata, grande esperto di omicidi, che inizia a indagare. 
Diversi colpi di scena imporranno una battuta d’arresto alle indagini e la matassa si sbroglierà solo nell’ultimo capitolo, grazie all’acume logico e all’intuito investigativo di Licata.
L’autore del romanzo lavora come dirigente presso una Pubblica Amministrazione e oltre alla laurea magistrale in ingegneria, ha conseguito le lauree specialistiche in Scienze Strategiche, Scienze Internazionali e Diplomatiche e Scienze Politiche. Ha conseguito, altresì, un master in Studi Internazionali Strategico-Militari e un master di II livello in Scienze Strategiche. Coltiva numerose passioni: il modellismo ferroviario, la filatelia, i “gialli”.
“Il tarlo” è il suo primo romanzo “giallo”, ma ha già pubblicato “La logistica aziendale in ambito militare” (1992, Esse – CASERTA). 

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