Restauro degli affreschi della chiesa di San Marco dei Sabariani: una storia infinita

Pubblichiamo volentieri e condividiamo l’intervento di Alfredo Vittoria, fondatore su fb del gruppo social “Sei di Benevento se…”, che lamenta la scarsa attenzione dell’amministrazione cittadina nei confronti della conservazione degli affreschi medievali della chiesa di San Marco dei Sabariani.

“È di nuovo maggio. Risale ad un anno fa l’ultimo articolo affidato alla stampa, del gruppo “Sei di Benevento se…”, l’ennesimo, dopo i tanti tentativi già fatti e che ogni volta hanno lasciato intravedere un barlume di speranza per gli affreschi longobardi, a rischio di scomparsa, risalenti al IX secolo D.C. e che rappresentano, forse ancora per poco, una riconosciuta e preziosissima testimonianza dell’arte longobarda in Italia.
Questa volta è trascorso più tempo dall’ultimo appello. Negli ultimi tempi sembrava davvero che si potesse muovere qualcosa.Le assicurazioni  dello scorso anno di far seguire al reperimento dei fondi, le necessarie attività per l’inizio dei lavori, fatte a più riprese sia dal Sindaco Mastella che dall’assessore Oberdan Picucci, facevano ben sperare.
Si disse che i lavori sarebbero iniziati a brevecon il rilievo fotografico preliminare, come raccomandato dall’intervenuto Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR), a cura dell’Università Suor Orsola Benincasa, anche grazie alla collaborazione del professor Federico Marazzi, più volte consultato e presente ai sopralluoghi di verifica dello stato di conservazione degli affreschi.
Ed allora, come non fidarsi? Come non attendere silenziosamente che si avviassero le attività previste, che gli incontri con la curia, proprietaria della confinante proprietà, previsti nei verbali di riunione, dessero i loro frutti? 
Lanciare nuovi “promemoria” avrebbe rischiato di trasformare l’allarme già lanciato con un articolo de Il Mattino il 9 dicembre 2015, in un’inutile e petulante questione, posta dal fondatore di un gruppo costituitosi sul famoso social network e che tutto sommato non fa male a nessuno.
Ora però è trascorso un anno, l’immagine della “Dormitio Viriginis” che sostituisce il mio volto nel mio profilo sullo stesso social network, non è cambiata, ed allora, in mancanza di notizie sull’inizio delle attività di recupero degli affreschi è bene rifare ancora il punto della situazione che, vi avviso, anche questa volta riserva delle interessanti sorprese.
Raccogliendo qualche notizia per avere una testimonianza dei progressi fatti in questo anno, a ben vedere, delle novità ci sono state e gli impegni sono stati presi ma…
Nel bilancio previsionale pluriennale del 3 marzo 2018 le attività legate ai Sabariani compaiono sia nel programma n. 20 relativo ai “Servizi ausiliari all’istruzione”, sotto la responsabilità dell’assessore alla cultura Rossella Del Prete, che nel programma n. 23, relativo alle “Attività culturali e interventi diversi nel settore” sotto la responsabilità dell’Assessore Oberdan Picucci. 
In quest’ultimo si legge: “per quanto riguarda il recupero degli affreschi della cripta di San Marco dei Sabariani, nei mesi scorsi è stato effettuato un sopralluogo dei tecnici dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR) congiuntamente all’università suor Orsola Benincasa di Napoli. Tale sopralluogo ha ribadito la possibilità di recupero, pertanto a breve si provvederà all’affidamento formale dell’incarico e al conseguente inizio delle attività di recupero.” 
Infatti, consultando il programma triennale delle opere pubbliche 2018/2020 si legge chiaramente che per il restauro degli affreschi di piazza Sabariani, è stata prevista una spesa di 100.000 €, come attività di priorità 1, da eseguire tra marzo 2018 a gennaio 2019.
Non si ha notizia però che qualcosa si sia mosso, e probabilmente ne sono coscienti anche al Comune, visto che hanno ripetuto quello che sembra essere diventato un esercizio di stile.
Nella “Relazione accompagnatoria al Programma triennale dei lavori pubblici del triennio 2019 /2021”, ricompaiono i lavori di “restauro degli affreschi dei Sabariani” ma questa volta con una somma pari a 130.000. Siamo a maggio, ma dell’inizio dei lavori nessuna traccia.
A parte gli scherzi, probabilmente è vero: dopo aver sfruttato l’impegno del recupero degli affreschi dei Sabariani, apparso in più di un programma degli schieramenti politici che erano in competizione per il governo della città, compreso quello dell’attuale sindaco, il mantenimento di tale impegno non sarà stato considerato come “fruttuoso” in termini di consenso politico, o almeno non tanto quanto la visibilità offerta dall’organizzazione degli spettacoli previsti nel Piano Strategico Cultura e Beni culturali deliberato il 09/07/2018.
A dispetto del nome del programma, infatti, la “cultura” è recepita soprattutto come “spettacolo”, mentre possiamo dire con un gioco di parole che i “Beni Culturali” finiscono “Male” considerando lo spazio dedicato nel programma.
Questa interpretazione ha però il sapore del respiro corto, di uno sguardo che si proietta verso orizzonti vicini, che non lascia spazio all’affermazione di una cultura capace di rivolgersi a quel turismo interessato alle opere d’arte “eterne”, che fanno dell’Italia un luogo unico nel mondo, a quel turismo che potrebbe essere il vero portatore di sviluppo della città e che difficilmente potrà essere attratto dalle brevi storie narrate in occasione di una serata in piazza.
Ne riparleremo l’anno prossimo? Io spero di no”.
Alfredo Vittoria
Fondatore del gruppo Facebook “Sei di Benevento se…”

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