Con il rischio metereologico non si può scherzare

Gli animali, si sa, spesso hanno più intuito dell’umano pensiero. Si difendono meglio, sanno a chi e come dare retta.
E’ un elogio che mi faccio da animal pensiero; vorrei sottolineare che come spesso accade nell’umana gente i pregiudizi spesso sono deleteri.
Fatta questa precisazione mi intrufolo su due pensieri mastelliani, due azioni poste ancora una vola a salvaguardia degli amministrati ma anche a parare il suo fondoschiena.
Parlo delle chiusure domenicali al traffico e di quelle scolastiche .
Nel primo non decide lui. Sono quelle centraline poste in alcuni punti strategici a parlare e poi far decidere ovviamente le azioni da intraprendere. Azioni che sono comunque non prese  “ad capocchiam” ma confortate da quei filtri che sono posti nelle centraline. L’aria che si respira, ed anche quest’animale ne fa uso, diventa pregiudizievole per la salute di tutti gli esseri viventi e quindi volente o nolente bisogna accettare le decisione non già del sindaco ma delle CENTRALINE. Su questo argomento potrebbe esserci unanimità di intenti sulla proprosta della presidente della commissione ambiente di chiusure magari alternative di settori urbani. Ma qui bisognerà fare i conti con maggioranza ed opposizione. Si vedrà.
L’altra questione è quella delle chiusura delle scuole a seguito di comunicati della Protezione civile della Regione Campania che dà istruzioni in merito e se la indicazione è gialla (speriamo mai rossa) il discorso diventa di responsabilità. Se non si danno precise indicazioni sull’attuazione delle disposizioni regionali il problema diventa di responsabilità diretta. Su quelle indicazioni ci saranno pure delle percentuali di errore, ma mai considerare tutta la vicenda come se si fosse “su scherzi a parte”. E’ accaduto talvolta nelle decisioni precedenti che ci si è ritrovati di fronte ad una giornata di sole, ma forse avrà fatto bene al riposo degli alunni. Purtroppo non sempre è così, proprio per la precisione di quelle indicazioni meteo, ed allora se non si impartiscono le previste disposizioni e poi capita l’incidente chi ne risponde penalmente? I reati penali sono personali e non credo che un essere vivente sulla terra si possa assumere la responsabilità di finire in galera per tali omissioni. La derisione di queste decisioni sui social lasciano il tempo che trovano; sono solo le elucubrazioni di chi ragiona “a prescindere”, per buona pace del Principe de Curtis.
Il cinghiale politically correct

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